Psicoterapia 2018-04-25T09:28:02+00:00

Psicoterapia

Adulti e Adolescenti

Modello cognitivo costruttivista: spesso nella vita ci troviamo in momenti in cui tutto sembra perdere il senso che aveva, e si può avvertire una sensazione di blocco del movimento in vari ambiti della propria esperienza individuale. Ciò può a essere accompagnato, ma non necessariamente, dall’insorgenza di sintomi di tipo psicologico o somatico (disturbi d’ansia, disturbi dell’umore, disturbi alimentari, ecc..), che sembrano bloccare e intralciare ancora di più la ripresa del movimento, ma che in realtà sono il compromesso trovato dal nostro sistema per mantenere una sorta di equilibrio fra tutte le sue parti. In parole più semplici, il sintomo ha una determinata funzione nei momenti di sofferenza personale, quella di mantenere in equilibrio tutto il sistema-persona così come si è organizzato a partire dalle esperienze più precoci della vita di un individuo. Nonostante l’esigenza principale sia quella di riprendere il movimento ed eliminare la sofferenza e gli eventuali sintomi, spesso è anche implicito il bisogno di modificare qualcosa di più profondo di se stessi, le dimensioni nucleari di sé, ed arrivare alla conoscenza di esse e dei propri meccanismi di costruzione della realtà. In questi casi, il ruolo della psicoterapia, sarà quello di accompagnare il paziente in questo viaggio verso la conoscenza di sé, per indurre la ripresa del movimento individuale, ai fini di una riattivazione del suo processo di crescita psicologica, spaziando fra presente e passato per cogliere collegamenti tra le difficoltà attuali e le esperienze della storia personale.

Bambini

La sofferenza mentale del bambino è intesa come espressione di uno scompenso nelle relazioni affettive di attaccamento, in forme sentite dal paziente come eccessivamente perturbanti per i suoi criteri di conoscenza della realtà. Tali criteri guidano il bambino nella costruzione di personali significati sul mondo e sugli eventi e rappresentano il primario oggetto di indagine del terapeuta e del paziente, nella cornice delle relazioni familiari significative. All’interno di queste relazioni infatti si esprimono le attivazioni emotive connesse alla ricerca di accudimento e si attiva il sistema di attaccamento, secondo le modalità cognitive, affettive e comportamentali proprie di quella diade bambino-genitore. In un primo momento, si progetta un preciso percorso di assessment e valutazione che coinvolge sia il bambino o il ragazzo sia i suoi genitori. Costruendo nuovi significati e rappresentazioni della sofferenza psichica, è possibile strutturare insieme un piano comune. Il percorso terapeutico, focalizzato sul caso e condiviso con il piccolo paziente e la sua famiglia, pone attenzione sia alle manifestazioni psicopatologiche, sia ai relativi significati sottostanti, sia alle dinamiche relazionali del nucleo familiare, in un’ottica congiunta di collaborazione tra il professionista e tutte le figure significative di riferimento. L’auto-osservazione, facilitata dall’uso di strumenti terapeutici, è la base dell’intero percorso terapeutico, poiché permette di mettere in luce anche il significato che il sintomo riveste nella vita del bambino (e della famiglia), nel mantenimento della sua identità personale e nella gestione della vicinanza protettiva con il genitore. La condivisione all’interno del sistema familiare dei significati emersi e della sperimentazione di nuove modalità e schemi alternativi permette un cambiamento strutturale profondo del bambino o dell’adolescente e della sua sofferenza.